studenti è diventata pressoché impossibile.
concessi generalmente solo a quelle liste o gruppi studenteschi che hanno
rappresentanti in Senato Accademico & secondo vaghi ed assurdi criteri
discrezionali ad associazioni
riconosciute dall’Ateneo. Inoltre, per riuscire ad ottenere un ipotetico
spazio, concesso inspiegabilmente solo un giorno alla settimana, agli studenti
viene chiesto di assoldare una guardia giurata.
Se fino
ad ora tutto ciò non era stato ancora formalizzato da regole effettive, tutto
questo sarà reso ufficiale da una commissione creata ad hoc dal Senato Accademico.
A Scienze Politiche la situazione è ancora più paradossale, dall’inizio
dell’anno non c è stata più alcuna possibilità di usufruire dell’apertura
serale per fare iniziative culturali, cineforum & dibattiti.
Queste politiche di chiusura negano i bisogni degli studenti veri protagonisti
dell’università.
Noi siamo convinti che le
iniziative portate avanti dai vari collettivi o associazioni arricchiscono sia
culturalmente che socialmente l’offerta formativa spesso carente di stimoli e
impostata su un apprendimento nozionistico che rende gli studenti poco
partecipi allo sviluppo culturale.
E’ necessario pertanto
rilanciare dei percorsi di lotta che mirino alla riappropriazione dal basso
della nostra università